Qualche mese fa, con il mio collega Filipe ho iniziato a pensare a quanto sia importante imparare in comunità.

Infatti, siamo entrambi Community Coach in Teamlabs e la nostra responsabilità (e sfida) è creare una comunità che apprende. Non solo dentro gli spazi “fisici” che abbiamo a disposizione ma soprattutto online.

Su una lavagna (che è la foto in evidenza di questo articolo), Filipe ha iniziato a disegnare un processo.

Dopo la nostra riunione, ho iniziato a pensare in tre parole (che rappresentano tre valori).

  • Uguaglianza: io sono realmente affascinata dalla storia di Don Lorenzo Milani e dall’esperienza della Scuola di Barbiana. Una scuola dove ognuno è accolto ed è il benvenuto. Una comunità rivoluzionaria basata su un nuovo concetto di insegnamento: gli studenti più grandi potevano essere i prof o i mentor dei più piccoli. Condividere è la parola chiave di questo metodo. In questo modo, il più grande insegna al più giovane.
    Se condividiamo la nostra conoscenza, possiamo migliorare noi stessi e anche permettere alla nostra comunità di crescere.
    Io credo che possiamo creare uguaglianza attraverso la condivisione della conoscenza: in questo modo, ognuno può comprendere i propri diritti, ognuno potrebbe avere gli strumenti per capire la società, la comunicazione online, la politica.
  • Solidarietà: questa parola sempre è associata al volontariato o ai servizi caritativi. Io credo che la solidarietà possa essere un valore da far crescere nella vita di tutti i giorni. Per esempio, lavorando in team, posso imparare come migliorare le mie abilità sociali, limare i miei difetti, imparare ad ascoltare ed imparare a capire le necessità degli altri.
    A Barbiana si imparava che: il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.
    Non è forse solidarietà questa?
  • Libertà: se guardiamo all’etimologia della parola “libertà”, scopriamo che deriva dal latino, dalla parola “liber” che significa figlio. Che significa? La libertà richiede un impegno: vivere in una famiglia, quindi in una communità. Possiamo crescere, far crescere la nostra personalità, i nostri sogni, le nostre ambizioni.
    Sentendoci liberi possiamo crescere, condividendo e facendo nostri i valori della comunità in cui scegliamo di vivere e imparare.

Celebriamo ogni 25 Aprile la giornata della Liberazione. In questo giorno così importante, un gruppo (una comunità) di giovani corraggiosi ha reso l’Italia libera dal fascismo e quei partigiani hanno iniziato a creare una nuova organizzazione: la Repubblica Italiana.

Questa storia incredibile inizia dalla potenza incredibile di un gruppo di ragazzi, una comunità che credeva nella libertà. Chi è libero, non è mai solo.

L’ambizione del processo disegnato su questa lavagna è quella di creare un paradigma di lifelong learning dove una comunità (e con una visione più grande, la società) possa crescere.

Il Mondo è incerto, complesso, difficile, ingiusto però possono esserci molte opportiunità per chi sarà capace di affrontare le sfide della contemporaneità con libertà, ottimismo, pensiero laterale e umiltà.

L’umiltà che serve per imparare e per chiedere aiuto.

Troppo ambizioso? Che ne pensi?

A cura di Carla Filannino

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