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Ciao!

Vi diamo il benvenuto nella nostra prima newsletter: uno spazio dove condivideremo le nostre scintille, iniziando dal mondo dei media. I film, i libri, i podcast ci hanno aiutato a scoprire i nostri sogni e ora vogliamo appunto metterli insieme e provare ad imparare come una comunità. Oggi iniziamo con una delle prime ispirazioni per noi del team di Move On*: il film Soul della Disney.

Buona lettura!

Cristina

Nel dicembre 2020, nel pieno di una pandemia globale e in un contesto internazionale dominato da incertezza e pessimismo, Walt Disney, la casa cinematografica che da 100 anni plasma il nostro immaginario collettivo, decide di rilasciare sulla piattaforma di streaming Disney Plus l’ultimo sforzo di animazione Pixar, intitolato “Soul”. 

La scelta di far entrare in tante case di tutto il mondo un film così ambizioso e filosofico diventa presto oggetto di forti discussioni sui social. C’è chi afferma che si tratti di un capolavoro dell’animazione e chi invece lo ritiene un progetto troppo pretenzioso e difficile da comprendere (soprattutto per un pubblico dei più piccoli), ma è evidente che questa sia una storia in grado di lasciare il segno in chiunque ne faccia esperienza. 

Noi ragazzi di Move On, al tempo eravamo solo un gruppo di millennials con le vite sospese, in bilico tra sfiducia verso il mondo e la speranza di un futuro migliore.

In quel periodo così complicato, la nostra amicizia ci ha salvato. Abbiamo condiviso idee in lunghe videochiamate, ci siamo confidati i nostri stati d’animo via whatsapp, ci siamo scambiati nuove storie, che fossero canzoni, film o libri, e tutto questo ci ha aiutato a sentirci meno soli.

È così che anche noi ci siamo uniti al dibattito sul significato profondo di Soul, e abbiamo presto capito che la forza emotiva del film risiedeva nel fatto che questa storia stava parlando direttamente alla nostra generazione e che tramite il linguaggio cinematografico stava dando una forma visiva ai nostri moti interiori, scena dopo scena. Non solo, Soul ha dato un nome a qualcosa che sentivamo come parte di noi ma che non riuscivamo a descrivere. Ci ha introdotto al concetto di “scintilla”, una parola che ha ispirato la nascita del progetto di Move On* e che oggi è parte integrante del nostro manifesto per cambiare il sistema scolastico. La utilizziamo spesso nei nostri corsi, ed è la miccia che usiamo quando vogliamo invitare i nostri studenti a accendere le loro idee e a non avere paura di condividerle con gli altri.  

Ma che cos’è la scintilla di cui parla Soul?Il film racconta in modo fantasioso il rapporto tra anima e corpo. In un universo chiamato Ante Mondo, le anime si congiungono ai corpi a seguito di un allenamento che consiste nella formazione della personalità dell’essere umano. Questo training si conclude con l’accesso alla Terra, che avviene solamente quando le anime scoprono la loro scintilla, vale a dire una passione che accompagnerà gli umani durante tutta la loro vita terrena. 

Protagonista della pellicola è Joe Gardner, un uomo adulto che sembra aver perso la propria scintilla e che per una serie di equivoci si trova catapultato nell’antemondo in forma di anima. Qui Joe incontra Ventidue, un’anima ancora senza corpo che è ancora bloccata nell’ante mondo, poiché non riesce a trovare la propria scintilla, nonostante il forte entusiasmo verso tutto ciò che la circonda. 

Amiamo Soul perché ci sentiamo rappresentati da entrambi i personaggi: a volte ci siamo rivisti in Ventidue, quando siamo stati pieni di curiosità verso il mondo, e abbiamo al tempo stesso convissuto con la paura di non riuscire a trovare la nostra strada e di rimanere bloccati in un limbo di incertezza. In altri casi ci siamo sentiti Joe, quando dopo tanti sforzi per realizzare un nostro progetto, abbiamo creduto di aver perso il cammino e abbiamo pensato di essere un fallimento. È in questi momenti che ci siamo chiesti se oggi vale ancora la pena inseguire i nostri desideri. 

Noi siamo convinti di sì e vogliamo che tutti possano coltivare ciò che sta più a loro cuore, e pensiamo che il sistema scolastico abbia un ruolo centrale nella nascita di nuove scintille, perché crediamo che la scuola debba essere una palestra che supporti tutti i tipi di talento e di doti personali e che sia il luogo che stimola la nascita di nuove ed entusiasmanti passioni. Per fare questo, il sistema formativo deve andare oltre le 30 ore di trasmissione di nozioni sui libri, ma deve creare un contesto accogliente che riconosca l’unicità di ogni studente.

Vogliamo vedere i banchi pieni di Ventidue, di ragazzi che hanno gli occhi che brillano raccontano di un loro interesse, quando parlano di una nuova idea, quando rivelano agli altri una scoperta inaspettata o semplicemente condividono qualcosa che li ha incuriositi. Vogliamo sapere quali sono le scintille che accendono le loro giornate, quali sono le cose che li fanno svegliare con il sorriso e che fanno sì che ogni giorno valga la pena di essere vissuto. Lo vogliamo fare senza pregiudizi, ma praticando l’ascolto e la condivisione per dare a tutti le stesse opportunità di esprimersi, dentro e fuori dalla scuola.

Crediamo che solo così si possa costruire non solo un sistema formativo, ma una società dove ognuno ha una propria strada da seguire e con infinite rotte a esplorare.

E quindi come si fa?

Proponiamo dei piccoli esercizi.

  1. Vedere o rivedere il film Soul
  2. Prendere un diario e scrivere a fine giornata cosa ci ha fatto emozionare, per una settimana
  3. A fine settimana, rileggere tutte le nostre emozioni e cercare di dare un nome a questa enorme scintilla che si è creata

Ci state?

Buona ricerca di scintille! *

Cristina & MoveOn* Team